mercoledì 5 aprile 2017

Andrew

Ultimo giorno d'inverno, 1985.
Nasce al trecentocinquantanovesimo grado del segno dei Pesci: piena cuspide in Ariete. Aggiungiamo anche un ascendente in Cancro, una luna anch'essa pescina ed un "caro e gentilissimo" Scorpione che governa Saturno e Plutone.
Tra una scoperta, un allontanamento e una ripresa, mille impedimenti, per non parlare di tormenti e sorprese, sorrisi e lacrime... si ritrova pianista laureato e compositore non certo senza rendersene conto.
Anche la scrittura non ha mai smesso di sedurlo (come dire che un Blog non sia una vaga testimonianza...), in particolare in versi -ha infatti pubblicato, nel 2010, la silloge ""Mùrmure, il rumore delle cose non dette"-, sin da quando aveva meno di 11 anni. Non sa spiegare perché scelga l'una o l'altra cosa. Si lascia trascinare tanto quanto trascina se stesso.
E', al contempo immobile foglia accartocciata abbandonata all'alito di vento (guarda caso la sua stagione prediletta è proprio l'Autunno), e oceano impetuoso ed imprevedibile -non senza relitti inghiottiti, tesori sommersi, gingilli di soggettiva importanza e ignote creature abitanti- capace di inglobare, distruggere, corrodere e ridare vita.
Ama le domande, ma anche le risposte. Ama ascoltare in quanto curioso, ma non sempre si lascia ascoltare.
Svergognato, a difesa di una timidezza puberale ed una vergogna quasi infantili, ma che ben si astiene dal esibire o dal farle notare. Lontano delle masse, inconsciamente ma anche per provocazione.
Ama le candele, i minerali (che colleziona sin dalla tenera età), gli strumenti musicali di piccole dimensioni -due pianoforti sono forse già abbastanza-, i libri, soprattutto se usati e di ignota proprietà. Si emoziona anche per i fari di mare, le conchiglie ed i fossili, le maschere veneziane e gli olii essenziali. E' reikista di secondo livello ed appassionato di cristalloterapia, aromaterapia, nonché -prevedibilmente, e ciò lo infastidisce anche- di musicoterapia.
L'acqua (o meglio "il liquido", giacché non disdegna nemmeno l'alcool, a dirla tutta), l'oscurità e la luce sono i suoi elementi, nei quali si bea e si danna, si crogiuola ma respira.
Odia le linee rette, la simmetricità ossessiva, la regolarità, la carenza di passioni/eccessi/vizi e la routine. Infatti, spesso e volentieri si dimentica la cintura dei pantaloni. Ma è contento anche così.
Il suo colore preferito sembra essere l'indaco, ma ama molto anche il verde, specie quello abbastanza scuro che ricorda gli smeraldi e gli abeti. Ama i profumi caldi ricchi di legni e spezie arabiche od orientali, così come quelli algidi tanto da evocare foreste nordiche popolate da nebbie affascinanti. A proposito di nebbia: adora anche quella.
Non riesce a stare a lungo senza pianoforte e carta da musica. Ma anche senza Nutella.
Può, a volte, sembrare che abbia una pazienza ai limiti dell'umana concezione, quasi ascetica, ma non è affatto sprovvisto di una falce della morte molto affilata, all'occorrenza.
Se cercate una persona inamidata, regolare, ripetitiva, noiosa (ok, qui c'è un po' troppo parere personale...) avete sbagliato palazzo.
Per ulteriori informazioni, si rimanda a momenti di migliore memoria.

Andrew

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